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Purchase Oil Painting Replica Florence by Carlo Carrà (Inspired By) (1881-1966, Italy) | ArtsDot.com

Florence



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Firenze, 1953, è stato dipinto durante il soggiorno fiorentino dell’artista nel 1952. È una veduta sulla città e, in particolare, sulla cupola di Santa Maria del Fiore di Brunelleschi. Un omaggio alla cultura fiorentina del Quattrocento, costante riferimento nella ricerca artistica di Carrà per il rigore compositivo e formale. La pennellata è veloce, leggera e il colore è trasparente e aereo, la città è un volume compatto al centro del quadro, le case sono piccoli cubi sovrapposti delimitati da sottili contorni neri e da macchie di colore, in una sorta di costruzione piramidale. È un paesaggio essenziale costituito da una ponderata distribuzione spaziale di tre elementi: il cielo, Firenze e il paesaggio naturale. Il colore distribuito velatura su velatura unifica l’intero paesaggio in una luce morbida e delicata e ci restituisce una spiritualità nelle cose. La legatura compositiva stringe in unità le singole parti del quadro, in una compenetrazione intima alla tonalità del reale, dove i valori costruttivi si fondono mascherandosi nella qualità dell’immagine, lontano dal naturalismo e dall’impressionismo. Il dipinto appartiene all’ultimo periodo del maestro che, dopo essere stato protagonista dei principali movimenti artistici italiani del Novecento come Futurismo, Metafisica, Valori plastici, Realismo magico e Realismo mitico, approda a temi più tradizionali come la natura morta e il paesaggio testimoniando un impegno costante verso il reale. Il suo linguaggio rivela una continuità stilistica che non esclude nuove ricerche, perché, pur nella coerenza delle forme, la scrittura è rivolta alla sintesi pittorica e alla semplicità dell’immagine, verso quel difficoltoso equilibrio fra elemento concreto e trasfigurazione, tradizione e invenzione da sempre pensiero centrale in Carrà. Il vero è fonte di emozioni formali e cromatiche da verificare, adattare, correggere con una meditazione successiva e distaccata, ogni oggetto è ricondotto alla sua forma tipica e spogliato dei suoi elementi aneddotici. Nel 1953 Carrà partecipa, fuori concorso, al IV Premio Nazionale di Pittura Città di Gallarate, esponendo cinque opere, tra cui Firenze. (GF)
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Carlo Carrà

Early Life and Career

Carlo Carrà, a renowned Italian painter, was born on February 11, 1881, in Quargnento, near Alessandria (Piedmont). At the age of 12, he left home to work as a mural decorator. This early exposure to art would shape his future career.

Artistic Evolution

In 1899-1900, Carrà was in Paris, decorating pavilions at the Exposition Universelle, where he became acquainted with contemporary French art. He then spent a few months in London, interacting with exiled Italian anarchists, and returned to Milan in 1901. In 1906, he enrolled at Brera Academy (Accademia di Brera) under Cesare Tallone.

Futurist Movement

In 1910, Carrà signed the Manifesto of Futurist Painters, alongside Umberto Boccioni, Luigi Russolo, and Giacomo Balla. This marked the beginning of his influential Futurist phase, characterized by dynamism, speed, technology, youth, violence, and industrial objects.

Metaphysical and Archaic Periods

By 1917, Carrà's style began to incorporate mannequin imagery, influenced by Giorgio de Chirico. His work The Daughters of Lot (1919) exemplifies this new direction. In the 1920s and 1930s, he focused on landscape painting, developing a more atmospheric style.

Legacy and Later Life

Carrrà's later work was marked by ultra-nationalist and irredentist views, supporting fascism after 1918. He passed away in Milan on April 13, 1966.

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